domenica 30 agosto 2009


Lentamente muore
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicita'.

mercoledì 26 agosto 2009


Giorni perduti
Giorni perduti, ma sono poi veramente perduti?
Giorni perduti sono quelli trascorsi nel dolore di un amore perso.
Giorni perduti sono quelli in cui non ti sei accorto che gli altri avevano bisogno di un tuo gesto d'affetto,
o quelli in cui hai dato tanto amore a chi non lo apprezzava.
Giorni perduti sono quelli trascorsi nella noia e nell'apatia.
Giorni perduti sono quelli vissuti freneticamente per evitare di pensare...
Giorni perduti sono quelli passati ad aspettare chi non ritornerà più da te.
Ma proprio quei giorni perduti danno senso alla vita

sabato 22 agosto 2009



La colazione del mattino

Lui ha messoil caffè nella tazza

Lui ha messoil latte nel caffè

Lui ha messo lo zucchero nel caffelatte

Ha giratoil cucchiaino

ha bevuto il caffelatte

Ha posato la tazza senza parlarmi

S'è acceso una sigaretta

ha fatto dei cerchi di fumo

ha messo la cenere nella ceneriera

senza parlarmi senza guardarmi

s'è alzatos'è messo il cappello in testa

s'è messo l'impermeabile

perchè pioveva e se n'è andato

sotto la pioggia

senza parlarmi

senza guardarmi

E io mi son presa la testa fra le mani

e ho pianto


Prevèrt

La percezione della realtà è soggettiva: questo è il fondamentale motivo di ogni contrasto